giovedì, Ottobre 10, 2024
CinemaI 10 migliori film di Vittorio Gassman

I 10 migliori film di Vittorio Gassman

La lista dei miei film preferiti del Mattatore per i suoi 100 anni.

Il 2022 è un anno impegnativo per chi, come me, si dimentica spesso dei compleanni. Impossibile dimenticarsi del centenario di Pier Paolo Pasolini, di cui si è parlato tantissimo. Però, sempre nel mese di marzo, qualcuno (me compreso) ha dimenticato il centesimo compleanno di Ugo Tognazzi. Per evitare di dimenticare ancora, meglio giocare d’anticipo: questa lista dei 10 migliori film di Vittorio Gassman, è il regalo che voglio fare al Mattatore che il 1° settembre avrebbe compiuto cento anni. 

È difficile stilare una lista che accontenti tutti. Gassman ha recitato in più di cento film e ha lavorato con tutti i più grandi registi italiani. Dieci titoli forse sono pochi per racchiudere una carriera così importante, ma è un inizio per chi vuole avvicinarsi alla vasta filmografia di Gassman o per chi voglia approfondirla. Mi raccomando però, non prendertela troppo se non inserisco i tuoi film preferiti, anzi, scrivimi i tuoi suggerimenti su Facebook o Instagram!

I 10 migliori film di Vittorio Gassman

Fantasmi a Roma (1961)

Fantasmi a Roma (1961)

Un po’ guilty pleasure, lo ammetto. Diretto da Antonio Pietrangeli (regista de “Il sole negli occhi”, “Il magnifico cornuto” e “Io la conoscevo bene”) con un cast stellare tra cui Marcello Mastroianni, Eduardo de Filippo e Sandra Milo. Una divertente commedia che racconta i piani di un variopinto gruppo di fantasmi per salvare l’antico palazzo di famiglia dalla demolizione. Gassman interpreta il personaggio di Giovanni Battista Villari detto “Il Caparra”, un pittore del Seicento che avrà un ruolo decisivo nelle vicende.

Il film è disponibile gratuitamente su RaiPlay.

Riso Amaro (1949)

Riso Amaro (1949)

Nella lista dei 100 film italiani da salvare e diretto dal regista neorealista Giuseppe De Santis, il film mostra il duro lavoro delle mondine e, in particolare, affronta il tema della migrazione delle lavoratrici stagionali. Volendo esagerare, lo potremmo definire un film dalle atmosfere vicine alla Hollywood classica, vicino alle pellicole di John Ford dell’epoca. Forse per questo venne candidato ai Premi Oscar 1951 per il Miglior soggetto. Ad acuire la sensazione di trovarsi di fronte a un film poliziesco d’oltreoceano c’è la presenza di un affascinante villain interpretato proprio da un giovanissimo Vittorio Gassman.

Il film è disponibile gratuitamente su RaiPlay.

L’armata Brancaleone (1966)

L’armata Brancaleone (1966)

Un film che ha bisogno di poche parole introduttive. Diretto da Mario Monicelli (che troveremo più volte in questa lista) scritto con Age & Scarpelli, con Gian Maria Volontè, Catherine Spaak e Barbara Steele. La commedia racconta le disavventure di un’improbabile brigata guidata dal cavaliere Brancaleone da Norcia, interpretato da Gassman. Non credo sia un’esagerazione dire che è stato il film che ha sancito la popolarità dell’attore. Non posso metterlo più in alto nella mia classifica dei 10 migliori film di Vittorio Gassman per rispetto nei confronti dell’amore che provo per le pellicole che seguono. Se però ancora non lo hai visto, recuperalo subito!

Il film è disponibile gratuitamente su RaiPlay o in abbonamento su Amazon Prime Video.

La famiglia (1987)

La Famiglia (1987)

La storia di un’intera vita raccontata in maniera esemplare da Ettore Scola, uno dei miei registi preferiti, con Stefania Sandrelli e Sergio Castellito. La trama segue la vita di Carlo, interpretato da adulto da Vittorio Gassman, dal suo battesimo fino al suo ottantesimo compleanno. È una narrazione intima, senza grandi colpi di scena, che si snoda in un’unica location: un grande appartamento di Roma, che diviene a sua volta protagonista con le memorabili carrellate nel corridoio, le giornate di temporale e quelle luminose. Il film è stato nominato ai Premi Oscar 1988 come Miglior film straniero e vincitore di ben sei David di Donatello, tra cui uno vinto proprio da Gassman come migliore attore protagonista. Se questo film non riesce ad emozionarti, probabilmente hai un cuore di pietra.

I soliti ignoti (1958)

I soliti ignoti (1958)

Ecco un altro film che non necessita di presentazioni. Anche questo diretto da Mario Monicelli e scritto con Age & Scarpelli, con Marcello Mastroianni, Totò e Claudia Cardinale. Un’improvvisata banda di malviventi, tra cui è presente anche Peppe “er Pantera” interpretato da Gassman, organizza un improbabile colpo nell’appartamento di due donne anziane. Il film sancisce la nascita della Commedia all’italiana, una pietra miliare della comicità non solo italiana, ma anche internazionale: viene infatti candidato ai Premi Oscar 1959 come Miglior film straniero, oltre a vincere due Nastri d’argento (uno vinto da Gassman come migliore attore protagonista). Il film è anche inserito tra i 100 film italiani da salvare.

Il film è disponibile gratuitamente su RaiPlay.

I mostri (1963) / I nuovi mostri (1977)

I mostri (1963)

Dino Risi, un regista la cui carriera è legata a doppio filo con quella di Gassman, dirige questo film a episodi affidando tutti i personaggi principali proprio a Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi. I venti episodi che compongono il film descrivono personaggi grotteschi e scorretti della Roma anni sessanta. Se alcuni degli episodi risentono un po’ dei quasi 60 anni di età, molti mantengono fresca la propria comicità, anche grazie al talento camaleontico degli attori. Nel 1977 è stato girato un sequel, I nuovi mostri, diretto collettivamente da Dino Risi, Ettore Scola e Mario Monicelli. Il primo film è stato inserito nei 100 film italiani da salvare, mentre il sequel ha ricevuto la candidatura come Miglior Film Straniero ai Premi Oscar 1979.

Il film “I nuovi mostri” è disponibile gratuitamente su RaiPlay.

Signore e signori, buonanotte (1976)

Signore e signori, buonanotte (1976)

Credo che da questa lista dei 10 migliori film di Vittorio Gassman, si capisca molto anche molti dei miei gusti personali, infatti al quarto posto c’è un altro film a episodi collettivo. Scritto e diretto da una vasta lista di grandi registi, tra cui Age, Luigi Magni, Mario Monicelli, Luigi Comencini ed Ettore Scola, il film appare ancora più grottesco e surreale de “I mostri” grazie alla storia di cornice di un fantasioso palinsesto televisivo. Vittorio Gassman è affiancato in questo film da un cast stellare: Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio, Nino Manfredi e Adolfo Celi (anche lui avrebbe compiuto 100 anni nel 2022). Il mio episodio preferito è senza dubbio “Il Santo Soglio” con Manfredi, ma anche “L’Ispettore Tuttumpezzo” con Gassman, non è da meno.

Il film è disponibile gratuitamente su RaiPlay.

Il sorpasso (1962)

Il sorpasso (1962)

Saliamo sul podio con un capolavoro del cinema italiano: il film, diretto da Dino Risi, contrappone il personaggio di Bruno, interpretato da Vittorio Gassman a quello di Roberto, interpretato da Jean-Louis Trintignant. Quest’ultimo, timido e diligente, viene sballottato dall’esuberante irruenza di Bruno. Il film offre uno spaccato della società del boom economico e diventa un manifesto della commedia all’italiana, pur scardinandone un dei principi fondamentali: il lieto fine non è mai scontato. Oltre a essere stato inserito tra i 100 film italiani da salvare, il film vede l’eccessivo Gassman premiato come Migliore attore protagonista con un David di Donatello e con un Nastro d’argento

La grande guerra (1959)

La grande guerra (1959)

Medaglia d’argento per un altro dei più grandi film italiani. La coppia Vittorio Gassman e Alberto Sordi, viene diretta da Mario Monicelli in un film che supera i generi. Come ne “Il sorpasso”, l’incontro/scontro tra due personalità opposte, quella di Oreste e di Giovanni, funge da fulcro per la storia. I due si ritrovano, più o meno volontariamente, a diventare amici e a condividere una serie di disavventure come soldati durante la prima guerra mondiale. Il film vanta una lunga serie di riconoscimenti, tra cui il Leone d’oro al miglior film, una candidatura ai Premi Oscar 1960 come miglior film straniero e ben tre David di Donatello, di cui uno vinto da Gassman. Il film è inoltre nella lista dei  100 film italiani da salvare.

C’eravamo tanto amati (1974)

C’eravamo tanto amati (1974)

Al primo posto della mia lista dei 10 migliori film di Vittorio Gassman, non può che esserci “C’eravamo tanto amati”. Un film divertente e toccante allo stesso tempo, diretto da Ettore Scola e scritto dallo stesso regista con Age & Scarpelli. Tra i protagonisti Nino Manfredi, Stefania Sandrelli e Stefano Satta Flores, oltre, chiaramente, a Vittorio Gassman. Il film racconta la storia di tre amici, Gianni, Antonio e Nicola, in cui si inserisce anche la figura femminile di Luciana. I tre, partigiani e amici durante la liberazione, alla fine della guerra si separano, ma le loro storie continuano a intrecciarsi per tutta la vita. È un film dolce amaro, che racconta di amicizie e amori, perduti e ritrovati. Racconta anche trent’anni di storia italiana, ma soprattutto, e sembrerà banale, parla di tutti noi. È un film che mi è entrato dentro dalla prima visione e non riesco più a liberarmene. La citazione felliniana, poi, è la ciliegina sulla torta. Oltre a far parte dei 100 film italiani da salvare, ha vinto numerosi premi tra cui tre Nastri d’argento e due Globi d’oro, di cui uno come miglior attore a Vittorio Gassman.

Speciale “Guilty Pleasure”: La Tosca (1973)

La Tosca (1973)

Mentre stilavo questa classifica, il decimo posto è stato a lungo conteso tra “Fantasmi a Roma” e “La Tosca”. Entrambi, come già detto, un po’ guilty pleasure. Diciamo che se in classifica alla fine è finito “Fantasmi a Roma”, il premio per la categoria speciale “Guilty Pleasure” che ho appena inventato, lo vince “La Tosca” di Luigi Magni. Con Gigi Proietti, Monica Vitti e Vittorio Gassman nel ruolo di Scarpia, questo film musicale con musiche di Armando Trovajoli, è tratto dal dramma di Victorien Sardou, reso celebre dalla versione di Giacomo Puccini. Il film è un tentativo di parodiare il famoso dramma. Peccato che dopo un inizio piuttosto brillante, i toni si facciano più seriosi e non si capisca bene dove si voglia andare a parare. Poco importa, l’importante per me è lasciarti con il “Canto dei derelitti” (e se vuoi guardarti il film, è su RaiPlay):

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