martedì, Aprile 30, 2024
RecensioniLa mia escort

La mia escort

È sempre un piacere mettere le mani (e gli occhi) su produzioni indipendenti come La mia escort. Una boccata d’aria fresca rispetto al cinema mainstream e a tutti quei prodotti soggetti alle logiche di mercato. Ci piacciono soprattutto i cortometraggi che spesso aderiscono in maniera meno evidente alle strutture narrative classiche, prendendosi libertà espressive che acuiscono la piacevole sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di nuovo e fresco. E tutto questo vale anche per La mia escort. L’abbiamo visto e ci siamo anche fatti due chiacchere con il regista e sceneggiatore Alessandro Porzio.

Alessandro Porzio e Angela Curri

La mia escort: la trama

Il cortometraggio ci immerge nella storia del secondo appuntamento tra Paolo e Martina. Paolo (Alessio Praticò) attende da solo dentro la sua macchina, Martina (Angela Curri) che si trova a una festa in un locale. È in attesa che lei esca per passare insieme il resto della serata. Paolo è un uomo molto impacciato e timido. Al contrario, Martina è una ragazza libera e disinibita. Si intuisce che tra loro ci sia già stato un bacio ed entrambi desiderano conoscersi meglio, ma la diversità di carattere e l’insicurezza di Paolo creano qualche difficoltà. 

La serata romantica si sposta dall’auto a uno squallido paninaro in un parcheggio. Cosa può andare peggio nel loro appuntamento? Potrebbe piovere, e così è. La corsa verso l’auto e la pioggia che li bagna sciolgono Martina che prende le redini della situazione e propone a Paolo di fare l’amore. Paolo, sempre più a disagio, inizia a vagare con l’auto in direzione di casa sua, forse, ma l’auto rimane senza benzina. Sicuramente non sarà l’appuntamento romantico sperato da Martina, ma lei non demorde, anzi. Comprende cosa stia bloccando Paolo e affronta la situazione con semplicità e dolcezza.

Due personaggi interessanti cuciti su due bravi attori

Nella nostra chiaccherata abbiamo scoperto che Porzio scrive quasi tutte le sue opere in autonomia. Spesso le sue storie affrontano il tema dell’amore da punti di vista diversi, ma sempre con un tocco di ironia. In questo caso la storia è stata scritta pensando agli attori Alessio Praticò e Angela Curri, che Porzio conosceva già molto bene nella vita reale. La direzione degli attori è stata quindi naturale e spontanea: i personaggi calzavano perfettamente sugli attori, scritti pensando ai loro gesti e ai modi di comportarsi. 

Entrambi gli attori hanno numerose esperienze al cinema e in televisione. Tra le più importanti ricordiamo quella di Praticò ne Il Traditore di Bellocchio e Braccialetti Rossi per quanto riguarda Curri. Infatti, per quanto sia evidente una certa naturalezza nell’interpretazione dei personaggi di questo cortometraggio, sono altrettanto evidenti le doti di questi due attori di cui, sicuramente, sentiremo parlare ancora.

L’atmosfera: l’anima del cortometraggio

Oltre a i due personaggi ben scritti da Porzio, particolarmente interessante è l’atmosfera generale de La mia Escort. In questo caso si tratta di una scrittura a quattro mani a cui ha collaborato anche il giovane direttore della fotografia, Vincenzo Petroli.

La fotografia di Vincenzo Petroli ricrea un’atmosfera notturna di una periferia vuota. La vita è all’interno del locale dove si sta facendo festa, invece Paolo ne rimane fuori, solo, illuminato dai lampioni delle strade, in un’auto vecchia, logora e imperfetta come la sua vita. Durante il cameracar i lampioni scorrono sui volti dei personaggi mentre la camera rimane sempre stretta su di loro, raccontandoci le fragilità di lui e il desiderio di lei di conoscerlo meglio.

Il culmine della bellezza fotografica si raggiunge poi proprio nella già citata scena della pioggia al paninaro. La pioggia, come ci spiega Porzio, è stata creata artificialmente ed è un elemento chiave per sbloccare la situazione di stallo tra i due personaggi che, rientrando in auto completamente bagnati, riescono a lasciarsi andare almeno a un bacio.

Festival e premi: un inizio col botto

La mia escort ha iniziato la sua distribuzione festivaliera a novembre 2023. Il cortometraggio prodotto da Silvio Giannini e Laura Catalano, ha già accumulato numerose selezioni ufficiali in importanti festival come il Capri Hollywood Film Festival e il Festival del Cinema Europeo (dove ottiene una menzione speciale). Ha vinto il premio come miglior cortometraggio al Foggia Film Festival, come miglior regia al Pegaso Film Festival e come miglior attore a Intervalli Festival

Insomma, una gran bella scorpacciata in meno di 5 mesi. Ma non crediamo che finiranno qui i riconoscimenti anche se, come ci dice Porzio, non si tratta di un film per tutti i palati. Siamo d’accordo con lui. La mia escort non racconta una storia sconvolgente e neanche troppo opportunista. È evidente che l’intento non sia quello di piacere a tutti. Nonostante questo, siamo certi che l’atmosfera e le ottime interpretazioni non possano essere ignorate.

Qua il trailer del cortometraggio:

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