Leonard Whiting e Olivia Hussey, protagonisti nel Romeo e Giulietta di Zeffirelli decidono di denunciare la Paramount per le scene di nudo del film. I due attori infatti avevano rispettivamente 16 e 15 anni al momento delle riprese.
Stars of Oscar-winning Romeo and Juliet film sue over 1968 film's 'sexual abuse' https://t.co/Z0SgclMb7r
— BBC News (World) (@BBCWorld) January 4, 2023
Romeo e Giulietta (1968) di Franco Zeffirelli
Si tratta probabilmente della trasposizione più celebre del dramma di William Shakespeare. E anche una delle più amate, con un grande successo di pubblico e critica. Guadagnò ben 4 nomination ai Premi Oscar, vincendone 2. Senza dimenticare la bellissima colonna sonora di Nino Rota.
Insomma, uno di quei film da vedere almeno una volta nella vita. Adesso la pellicola sembra essere macchiata dalla denuncia dei due protagonisti.
La denuncia alla Paramount
Leonard Whiting (Romeo) e Olivia Hussey (Giulietta) hanno deciso di alzare un telo sotto cui era stata nascosta la polvere per 55 anni. I due protagonisti hanno infatti deciso di denunciare la Paramount per abuso sessuale, molestie sessuali e frode.
Secondo quanto dichiarato dagli attori, Zeffirelli avrebbe assicurato prima delle riprese che la scena di nudo nella camera da letto si sarebbe dovuta svolgere con delle tute color carne. Avrebbero scoperto soltanto il giorno stesso delle riprese che in realtà sarebbero stati nudi. Inoltre il regista li avrebbe tranquillizzati dicendo che l’inquadratura non sarebbe stata abbastanza ampia da mostrare i corpi. Chi ha visto il film sa bene che non andò proprio così.
Le conseguenze
I due attori avrebbero avuto problemi emotivi e mentali per decenni e per questa ragione hanno chiesto un risarcimento danni per 500 milioni di dollari.
Certo, 55 anni, sono un po’ tanti per sporgere una denuncia. Ma come ci ha insegnato il movimento #MeToo, in certe delicate situazioni, non è facile agire immediatamente. È giusto anche sottolineare, però, che la carriera dei due attori non è mai decollata dopo il film. E non siamo noi a dirlo, sono gli avvocati della corte, un po’ a sottolineare che “il gioco non è valso la candela”, che insomma quella scena di nudo non abbia aiutato la loro carriera. Che ci siano quindi anche dei rancori dietro a questa denuncia?
Ci auguriamo soltanto che gli eredi e i rispettivi avvocati di Bertolucci e Pasolini, siano pronti. Perché se si scopriranno altri altarini dietro a scene di nudo con minori, scommettiamo che alcuni dei loro film saranno tra i primi indiziati.